Lampo Scalo Farini

UN ANNOUNCED

21.09.2023

Lampo Scalo Farini

UNANNOUNCED – The other voices of silence

21.09.2023

21.09

UNANNOUNCED – The other voices of silence

Artland Milano e Mattia Pozzoni Art Advisory presentano “Unannounced: The Other Voices of Silence”, curata da Marta Orsola Sironi e ospitata al LAMPO da giovedì 21 settembre a domenica 8 ottobre. La mostra riunisce sedici artisti emergenti di base in Regno Unito e in Italia: Alessio Barchitta, Giuditta Branconi,
James Cabaniuk, Nicole Colombo, Kat Giordano, Filippo Gualazzi, Hannah Lim, Aronne Pleuteri, Zayn Qahtani, Gianna Rubini, Adelisa Selimbasic, Ebun Sodipo, Maddalena Tesser, Katie Tomlinson, Georgia-May Travers Cook e Sidney Westenskow.

“Unannounced, The other voices of silence” nasce da una riflessione in merito alla voce sia come elemento fisico che medium di senso con potere performativo. Da un lato la voce è incarnata nel nostro corpo, è situata nel nostro contesto ed è plasmata dalla nostra esperienza. D’altro canto, è ciò che ci connette agli altri come esseri sociali, è il veicolo della nostra possibilità di esprimerci e comunicare e dunque è la metafora dell’unicità della nostra partecipazione alla vita sociopolitica.

La presenza o l’assenza delle nostre voci è ciò che ci collega o ci esclude da una particolare comunità. La mostra approfondisce proprio questa assenza e ciò che accade ai soggetti esclusi dalla vita sociopolitica. Questi soggetti sono identificati come gli “altri”, coloro non appartengono al paradigma eteronormativo bianco eurocentrico, come le donne, la comunità lgbtqia+, le popolazioni colonizzate o gli individui vittime di discriminazioni raziali.
Secoli di prevaricazioni e abusi li hanno messi a tacere e le loro voci rimangono troppo spesso inascoltate.
Negli ultimi decenni, le rivendicazioni sociali dei soggetti emarginati hanno iniziato a farsi sentire sempre più forti per ribellarsi a questo silenzio forzato e proporre nuove alternative al sistema dominante. Pensieri e testi come quelli di Anne Anlin Cheng, Rosi Braidotti, bell hooks o Paul B. Preciado, solo per citarne alcuni, delineano oggi come l’ascolto e il riconoscimento di queste altre forme di soggettività possano metterci nelle condizioni di guardare alla storia della costruzione della “personalità moderna” da una prospettiva esterna. Una prospettiva da cui poterne cogliere le ombre e i pericoli e da cui poter muovere resistenza.
Le altre voci del silenzio sono le voci del cambiamento, che si presentano alla nostra porta senza aspettare di essere annunciate per svegliarci dal torpore e mostrarci che un altro mondo è possibile.

“Unannounced” è una mostra che si muove tra i margini e ci chiede di ascoltare per poter cogliere consapevolmente le dinamiche della nostra esistenza insieme nel silenzio. Il progetto mira a costruire un ponte tra visioni e approcci diversi e tra Italia e Regno Unito. Gli artisti invitati analizzano nella loro pratica i temi dell’assenza, del silenzio, della resistenza e del situato  nel nostro esistere insieme come esseri umani. Attraverso diversi media, stabiliscono un dialogo paritario tra prospettive per un ripensamento attivo della nostra della nostra presenza nella vita sociopolitica.

LAMPO è un grande contenitore di eventi, che ha una particolare attenzione rivolta alle attività socioculturali tramite il coinvolgimento di associazioni di quartiere e realtà del IX Municipio nonché la collaborazione con prestigiosi enti e istituzioni culturali, con l’obiettivo di rappresentare un motore di rigenerazione urbana, realizzando un luogo di innovazione, sviluppo, creatività e inclusione superando il grado zero del precedente completo abbandono.

Artland Milano nasce nel 2021, su iniziativa di Francesco Simonetta, sotto la curatela di Mattia Pozzoni e la direzione di Virginia Intorcia, con l’obiettivo di promuovere talenti e portare l’arte fuori dalla classica definizione di galleria d’arte.
La stagione 2022/23 ha consolidato Artland Milano come realtà espositiva dall’approccio multidisciplinare. Tra i progetti recenti si ricordano la mostra personale di Francesco Maccapani Missoni e Natasha Shulte.